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Superfood: Il cavolo viola

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Il cavolo viola non è solo un ortaggio colorato che ravviva i nostri piatti, ma è anche un superfood con straordinarie proprietà nutrizionali. Questo ortaggio merita un posto d’onore nella nostra alimentazione, non solo per il suo sapore unico, ma anche per i suoi incredibili benefici per la salute.

 

Più antocianine dei mirtilli

Il cavolo viola si distingue per il suo alto contenuto di antocianine, gli stessi pigmenti naturali che danno ai mirtilli la loro caratteristica tonalità blu. Sorprendentemente, il cavolo viola contiene il 29% in più di antocianine rispetto ai mirtilli, rendendolo un’ottima scelta per integrare queste importanti sostanze nella dieta.

 

470% più antiossidanti del cavolo verde

Rispetto al suo cugino verde, il cavolo viola possiede una quantità di antiossidanti nettamente superiore, precisamente il 470% in più. Questi antiossidanti, tra cui spiccano gli indolo-carbinoli e gli isotiocianati, sono noti per le loro proprietà antitumorali. Il colore viola-bordeaux del cavolo non è solo esteticamente gradevole, ma è un indicatore della sua ricchezza in composti benefici.

 

Effetti antitumorali e cardioprotettivi

Oltre alle loro proprietà antiossidanti, gli antociani presenti nel cavolo viola hanno mostrato potenziali effetti nella lotta contro il cancro. Studi e meta-analisi hanno rivelato che un’alimentazione ricca in antociani è associata a un rischio inferiore del 22% di cancro del colon-retto(1). Inoltre, questi composti hanno dimostrato di ridurre significativamente il rischio di morte per malattie cardiache.

 

Composizione media del cavolo viola

Per comprendere meglio perché il cavolo viola è considerato un superfood, è utile esaminare la sua composizione media. Questo ortaggio è un concentrato di nutrienti essenziali e composti bioattivi che lo rendono un’eccellente scelta alimentare per la salute.

Antocianine e antiossidanti:

Il cavolo viola è ricco di antocianine, che non solo gli conferiscono il suo caratteristico colore viola, ma agiscono anche come potenti antiossidanti.

Vitamine e minerali:

  • Il cavolo viola è una fonte eccellente di vitamina C, essenziale per la salute della pelle, del sistema immunitario e del tessuto connettivo.
  • Contiene anche buone quantità di vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue e la salute delle ossa.
  • È ricco di vitamine del gruppo B, in particolare acido folico (vitamina B9), importante per la salute cellulare e il metabolismo.
  • Fornisce minerali essenziali come potassio, per la salute del cuore, e manganese, coinvolto nel metabolismo e nella formazione delle ossa.

Fibre:

Il cavolo viola è una buona fonte di fibre alimentari, che supportano la salute digestiva e contribuiscono a un senso di sazietà prolungato.

Composti fitochimici:

Oltre alle antocianine, contiene altri composti fitochimici come gli isotiocianati e gli indolo-carbinoli, noti per le loro proprietà antitumorali e protettive.

Basso contenuto calorico:

Il cavolo viola è un alimento a basso contenuto calorico, rendendolo ideale per diete equilibrate e per la perdita di peso.

 

Come integrare il cavolo viola nella dieta

Il cavolo viola può essere consumato in vari modi, crudo in insalate, stufato, o come ingrediente in zuppe e contorni. La sua versatilità in cucina lo rende un alimento facile da incorporare nella dieta quotidiana.

Incorporare il cavolo viola nella dieta non solo arricchisce i pasti con un tocco di colore e sapore, ma offre anche un’ampia gamma di benefici nutrizionali. Questa combinazione di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre fa del cavolo viola un vero e proprio pilastro per una dieta sana e bilanciata.

 

Note bibliografiche:

  1. Wang, L., Sun, Q., Liu, X., et al. (2019). Anthocyanins and colorectal cancer risk: A systematic review and meta-analysis of observational studies. Nutrients, 11(9), 2476. doi:10.3390/nu11092476
    Chen, L., Wang, L., Zhang, J., et al. (2022). Anthocyanins and colorectal cancer risk: A systematic review and meta-analysis of prospective cohort studies. Cancer Causes & Control, 33(7), 1189-1198. doi:10.1007/s10552-022-01508-3

 

 

 

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