Guaranà, integratore o droga?

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Il guaranà, è una pianta rampicante nativa dell’Amazzonia dai frutti rossi o gialli. I suoi semi, che contengono dal 3.2 al 7.0% di caffeina (valore che supera anche quella contenuta nei semi di caffè), teobromina e teofillina in minori quantità, vengono seccati, tostati e infine utilizzati per produrre la polvere di guaranà. Ha una struttura simile a quella del caffè ma poiché le sostanze attive vengono rilasciate più lentamente nell’organismo rispetto alla caffeina i suoi effetti sono più duraturi.

Le popolazioni native d’America ne masticavano i semi o li aggiungevano ai cibi e alle bevande per aumentare l’attenzione e ridurre la fatica.
Il guaranà viene impiegato per la produzione di integratori naturali e bevande energetiche, spesso utilizzate dagli sportivi.

Può essere impiegato all’interno di integratori utili a favorire la perdita di peso, per via della sua capacità di stimolare il sistema nervoso nel dare il via al processo di lipolisi.

Altri utilizzi del guaranà ne includono l’impiego per il trattamento della pressione sanguigna, con particolare riferimento alla pressione bassa e per la dissenteria. Viene inoltre impiegato per stimolare il desiderio sessuale, per incrementare il flusso dell’urina e come astringente. L’assunzione di guaranà non è indicata in gravidanza, allattamento e nei bambini. L’utilizzo del guaranà non deve avvenire per periodi prolungati senza consultare il parere del medico, anche considerate le numerose interazioni con farmaci di uso comune.

Attenzione va posta per i soggetti intolleranti alla caffeina o alle sostanze stimolanti, un dosaggio eccessivo di guaranà può provocare ansia, disturbi del sonno, diarrea, nervosismo e dolori allo stomaco.

Altri effetti collaterali provocati dall’uso non controllato di guaranà: ipertensione, cefalea, ansia, nausea, vomito, tachicardia e convulsioni.

I preparati a base di guaranà vanno sempre assunti a stomaco pieno, a causa della loro azione irritante sulle mucose gastrointestinali; attenzione quindi a chi soffre di colite o gastrite.

Se l’assunzione di guaranà si prolunga per troppo tempo l’organismo sviluppa una sorta di assuefazione e gli effetti diventano sempre più blandi.