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11 Novembre 2020La dieta chetogenica è un regime alimentare finalizzato alla perdita di peso che si basa sull’assenza di apporto di carboidrati e sul consumo quasi esclusivo di proteine, alcuni tipi di verdure e grassi. Nonostante per molto tempo questa dieta sia stata criticata e rifiutata, recentemente è stata rivalutata e ha acquisito grande popolarità proprio grazie ai suoi effetti benefici e agli ottimi risultati che garantisce.
Come dice il nome stesso, il principio fisiologico su cui si fonda questo modello dietetico è quello di indurre nell’organismo una condizione di chetosi, ovvero uno stato metabolico caratterizzato dall’abbondante presenza di corpi chetonici nel sangue. I corpi chetonici, prodotti dal fegato a partire dagli acidi grassi, fungono da surrogati degli zuccheri e possono essere considerati dei supercarburanti [1] in quanto raggiungono facilmente i tessuti e vengono utilizzati a scopo energetico.
Da qui il meccanismo su cui trova le basi il metodo chetogenico: gli zuccheri sono la fonte energetica preferita dal nostro organismo e, nel momento in cui glieli togliamo, è costretto a ricavare energia dai depositi di grasso.
Gli effetti di questa condizione sono una rapida perdita di peso e grasso localizzato, un miglioramento dei parametri metabolici e una riduzione del gonfiore addominale e della ritenzione idrica.
Questo stato di chetosi fisiologica indotto dalla riduzione dell’apporto di carboidrati, quindi, non è pericoloso per la salute ma è legato a un adattamento evolutivo che ha permesso all’uomo di superare i momenti di carestia e di scarsa disponibilità alimentare.
A chi si rivolge questo metodo? La dieta chetogenica è indicata per individui con obesità grave, con obesità lieve ma caratterizzata da quadro metabolico alterato (es. diabete di tipo 2, ipertensione, dislipidemie, sindrome metabolica) o per soggetti in sovrappeso con necessità di dimagrimento rapido [2]. Inoltre, per i suoi effetti a livello del sistema nervoso centrale è indicata anche per i casi di epilessia resistente ai farmaci.
È controindicata nelle donne in gravidanza e allattamento, nelle persone che soffrono di insufficienza renale, epatica o cardiaca, nei pazienti con diabete di tipo 1, nei soggetti con valori alti di acido urico nel sangue, in soggetti con gravi disturbi psichiatrici e in chi soffre di angina o aritmie cardiache [2].
Questa dieta, proprio a causa della sua rigidità, non può essere considerata “una dieta per la vita” ma viene seguita per un periodo di tempo limitato e modulato in funzione dell’obiettivo di perdita di peso prefissato. In generale viene effettuata a cicli di 3-4 settimane e il calo di peso fisiologico è pari a circa 1,5-1,8 kg a settimana [3], a seconda sempre delle caratteristiche individuali.
In alcuni casi, ad esempio quando la perdita di peso richiesta è ingente, tra un ciclo di cheto e l’altro è possibile effettuare dei periodi di transizione caratterizzati da una parziale reintroduzione dei carboidrati al fine di mantenere il metabolismo più attivo e aumentare l’adesione del paziente alla dieta.
Durante la dieta è fondamentale assumere un’adeguata quantità di acqua pari a circa 2,5 L al giorno e un integratore multivitaminico consigliato dal tuo nutrizionista. Per quanto riguarda l’attività fisica, è consentita una leggera attività aerobica (es. 30 minuti di camminata, cyclette, tapis roulant) mentre è sconsigliato effettuare attività fisica troppo intensa, in quanto si rischierebbe di andare a consumare la massa muscolare.
La dieta chetogenica non è di certo un regime dietetico facile da seguire: a causa della limitatezza degli alimenti consentiti può risultare noiosa e ripetitiva e non è concesso alcun tipo di “sgarro”. Infatti, il consumo di alimenti non concessi anche in piccole quantità è sufficiente per uscire dallo stato di chetosi e vanificare gli effetti.
Se seguita correttamente, però, è una dieta che garantisce risultati sicuri e duraturi e, al contrario di quello che si può pensare inizialmente, le persone che seguono questo regime alimentare riferiscono di non avvertire senso di fame e stanchezza [4].
Alcuni effetti collaterali possono essere cefalea, che può comparire nei primi giorni a causa del cambio dell’alimentazione ma poi regredisce spontaneamente, alitosi, bocca secca e stipsi.
La dieta chetogenica è un regime alimentare che deve essere seguito sotto stretto controllo medico.
Il tuo medico o nutrizionista di fiducia saprà indicarti se è il regime alimentare adatto a te e ti fornirà indicazioni precise su come procedere, su quali alimenti potrai mangiare e quali no e su come comportarti durante la successiva fase di mantenimento.
A seconda delle esigenze lavorative e personali del soggetto, inoltre, agli alimenti naturali possono essere integrati prodotti sostitutivi pensati appositamente per questo regime alimentare.
BIBLIOGRAFIA
- Cahill GF Jr, Veech RL. Ketoacids? Good medicine? Trans Am Clin Climatol Assoc. 2003; 114: 149-61.
- Pezzana A, Amerio ML, Fatati G, Caregaro Negrin L, Muratori F, Rovera GM, Zanardi M. La dieta chetogenica. Fondazione ADI: Position Paper ADI. 2014; 6: 38-43.
- ParreM HM, Jebb SA, Johns DJ, Lewis AL, ChrisHan-Brown AM, Aveyard P. Clinical effectiveness of a very-lowenergy diets in the management of weight loss: a systematic review and meta-analysis of randomized controller trials. Obesity Rev. 2016; 17: 225-34.
- McClernon FJ, Yancy WS Jr, Eberstein JA, Atkins RC, Westman EC. The effects of a low-carbohydrate ketogenic diet and a low-fat diet on mood, hunger, and other self-reported symptoms. Obesity 2007; 15: 182-7.
In collaborazione con la Dott.ssa Emma Marcolin
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